martedì 14 dicembre 2010

Profeta Matto in rappresentanza dè Gli Inquilini presente al Place 2 Be a Bologna.



Approfondimento sull industria musicale, in merito alle questioni sollevate al Place 2 Be
di Profeta Matto.

Francamente, una volta saputo dell evento ero incerto se partecipare, per mille e più motivi... Non si trattava di sfiducia nei confronti dell iniziativa, cosa che invece hanno manifestato molte persone che conosco appena ho informato loro della cosa, è che per me e per gli inquilini parlare di industria musicale in Italia in questo momento significa scoperchiare un vaso di pandora... Ho cercato di essere breve a bologna perché il tempo era poco, ma se avessi potuto avrei aperto una discussione molto ma molto lunga... Cercherò di riassumerla qui, in modo relativamente breve. Anzitutto, ci tengo a precisare che i problemi della comunità hip hop in Italia sono i prolemi di chi fa non solo musica, ma proprio ARTE in Italia... C' è un grave problema di gestione della cosa, fianziamenti assenti da un punto di vista pubblico tranne che per i soliti amici del quartierino che fanno eventi di scarso livello con soubrette dalla morale discutibile (leggi "eventi spettacolo a pompei" organizzati a braccetto con la protezione civle e pompei crolla), privati che se investono lo fanno per realtà stile cinepattone e via di seguito... Il problema è che io, specchio di questo proprio la storia stessa degli inquilini, ho visto e vissuto un decadimento progressivo del discorso musica in Italia a partire dal 2003, inizio della carriera discografica con Inquilini, sino ad oggi.Facemmo quella famigerata autoproduzione, "Benvenuti nel paese dei mostri", che andò esaurita in un mese, questo ci fruttò un contratto con Antibemusic, che allora era etichetta di Piotta, Turi, Cor Veleno, ci sembrava una garanzia a noi all' epoca emergenti, penso che maledirò il giorno in cui firmai quel contratto a vita... Ristampiamo il disco e aggiungiamo degli inediti, ecco "Bentornati nel paese dei mostri" e scoppia un piccolo caso discografico che va oltre la nicchia, addirittura il giornale di cinema "Duellanti" ci dedica un articolo, ed ecco che arriva l abboccamento con una major. Non dirò quale, ma vi basti sapere che erano indecisi tra noi e un altra realtà che ancora adesso è sotto contratto major e sicuramente fa musica in una situazione più facile della nostra; l' ago della bilancia sarebbe dipeso pricipalmente dalle vendite del nostro lavoro successivo, che effettivamente furono inferiori rispetto al precedente, solo che il nostro produttore di allora, Claudio Donato, appena saputo dell abboccamento reagì in maniera baronale e grottesca, del tipo "Ah se vi vogliono devono cercarmi loro, io ho venduto un mare di dischi nella mia carriera" solo che erano passati venti anni dagli anni 80. In parole povere fece saltare la trattativa e io iniziai a capire qualcosa sulla mentalità di chi produce musica in Italia... Questi signori, e quello che dirò successivamente sarà la conferma, non pensano neanche più ai soldi o alla commercializzazione reale, per loro sono fondamentali due cose: 1 - Il controllo totale dell artista, tu per loro sei uno schiavo, ecco perché se possono ti fottono i soldi, per certi versi è quasi una conseguenza. 2 - Loro hanno un idea cementata negli anni di ciò che vende e non vende, non la mettono in discussione per nulla al mondo. A volte prendono degli abbagli clamorosi, se per colpa di questo il prodotto è un flop danno ovviamente colpa all artista, loro perdono soldi, ma l artista rischia di rovinarsi a vita, ed è molto peggio. Tornando a Claudio, in seguito a questo fatto iniziammo subito a preparare il master del disco successivo a " Il mondo nuovo" che poi è "I mostri capitolo 3", ultimo disco con la vecchia formazione, e a disco finito arrivammo a rompere con Antibemusic grazie ad una strategia di esasperazione totale dei rapporti di lavoro che attuai all epoca. Facemmo uscire il disco con goodfellas riservandoci la libertà per i dischi successivi, subito dopo ci affidammo ad un manager, che è anche mio amico, incaricato di portare dei nostri provini orientati ad un mercato mainstream alle major e alle grandi produzioni.

Sulle major posso dire poco perché non ci ho lavorato, ma so per certo che in Italia, a differenza dell estero, se ne fottono di rischiare; semplicemente perché l ostacolo fondamentale per un prodotto come il nostro erano a detta loro i testi specie se schiaffati su beats musicalmente aspri. Fermo restando che a loro posso dare eventuali colpe solo ed esclusivamente parziali: vi ricordo, e questo lo ricordo sempre, che nel 99 quando Eminem andò a sanremo, il papa disse di non ascoltarlo perché quella era la musica del diavolo... Siamo sfigati, facciamo rap in un paese che è davvero dominato dal diavolo, ma lasciamo stare...

Dopo varie peregrinazioni, approdiamo a maggio 2007, con i mostri capitolo 3 fresco di stampa, alla corte di Mara Maionchi, la quale disse, questo fu il suo biglietto da visita, che il rap le faceva cagare, ma noi avevamo una marcia in più. Fu colpita dal provino di "Altrove", che sta sul disco che abbiamo appena fatto uscire, lo paragonò addirittura a "Don Raffaè" di De André... Con una premessa del genere comunque sei motivato almeno a provarci a lavorare con una così... Beh non entro nei dettagli, dirò solo che, nel febbraio del 2008, un mese prima dell inizio della prima edizione di x factor, siamo noi a prendere le distanze da lei, per fortuna ci eravamo rifiutati di firmare qualsiasi carta avevamo imparato la lezione con Antibemusic almeno fino a lì, avremmo firmato a disco chiuso, visto che la produzione era a carico del nostro manager. Le ragioni del distacco furono queste, ed ecco un altro spunto di riflessione: 1 - Lei, come la maggior parte dei vecchi che comanda questo paese, pensa di saperla più lunga di te. Parlo di una settantenne che pensa di comprendere gli adolescenti meglio di me che allora avevo 28 anni, un confronto è quantomeno necessario. 2 - Non ho problemi a realizzare un singolo molto musicale e poco aggressivo, ma non puoi pretendere che un disco rap suoni interamente così, è ignoranza e follìa, oltre che mancanza di rispetto; non ho iniziato da due giorni, hai il dovere di prendermi in considerazione. Questi due punti, oltre i due che ho nominato prima con Claudio Donato, danno il quadro completo della situazione. Tornando alla Maionchi, quando poi si paventava di questo programma dove magari ci si poteva infilar dentro però bisognava cantare che il rap era inadatto, beh, a quel punto il distacco, anche feroce, era inevitabile. Il risultato è che lei ora fa la diva a 70 anni suonati e che quei famosi Bastards, che presto forse saranno dimenticati e mi dispiace per loro, hanno fatto la fine che lei voleva far fare a noi. Ma c' è un altro problema, che quel maledetto programma tv è stato peggio di Attila, perché ha distrutto tutto, ormai non frega più nulla a nessuno di investire, si è creato un reality che non ha bisogno di artisti ma di fenomeni da baraccone perché fanno più audience, e l industria ci straguadagna perché nessuno ha più bisogno di cacciare un euro in promozione, fai vincere uno sconosciuto, se hai culo esce fuori il tormentone del momento, ma tanto tu produttore non ci rimetti niente, e l anno prossimo c' è già un ricambio automatico! Ecco perché ormai stanno fottendosi tutto.

L unica soluzione a questo è, a mio avviso, nella proposta che ho fatto anche a bologna: dobbiamo controllare tutto, intendo arrivare anche a gestire la distrbuzione quantomeno in parte, soprattutto il web e le suonerie dei cellulari, tutte quelle robe lì. L' esempio è la Young Money di Birdman e Lil Wayne, hanno l accordo con universal ma gestiscono quasi tutto in proprio e fanno soldi a palate. Quello è il futuro, se controlliamo la cosa economicamente la salviamo anche culturalmente, è l unico vero sistema per difendere i propri diritti in un modo divorato dalle banche e dai mega capitali... Dobbiamo organizzarci per arrivare a questo, il Place 2 Be può essere una piattaforma anche per un progetto del genere. E i produttori musicali possono anche morire, perché sono INUTILI. L unica funzione positiva che possono avere, per un artista alle prime armi, sta nella strategia per vendere bene il prodotto, quindi sul come realizzare un singolo... Ma solo questo. Il mio suggerimento ai giovani è: imparate a farlo da soli. Studiate quello che fanno nel mainstream anche e soprattutto u.s.a.. Noi Inquilini ormai sappiamo come si fa. E che i produttori vadano definitivamente a farsi fottere, sono solo dei parassiti.

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